Jacopo Tintoretto (Jacopo Robusti, Venezia 1519-1594)



Ultima Cena
Olio su tela, 221x413 cm
Chiesa di San Trovaso, Venezia

L'opera è menzinata a partire da fonti tardo cinquecentesche nella cappella del Sacramento, dove tuttora si trova, insime alla Lavanda dei piedi identificabile con quella ora conservata alla National Gallery di Londra e sostituita nella chiesa da una copia. Rispetto ai precedenti modelli tintoretteschi di questo tema l'artista accentua il movimento delle figure in particolare quelle di alcuni apostoli. Tra queste risulta di notevole immediatezza espressiva quella di schiena che impugna la fiasca di vino sul pavimento. Viene così accentuata la resa drammatica della scena anche attraverso la disposizione di alcuni oggetti come la sedia rovesciata di grande realismo. La luce ha un ruolo decisivo nell'evidenziare l'intonazione patetica della scena con il forte contrasto che caratterizza quelle principali, ma caratterizzando in modo diverso anche le figure comprimarie. Si veda il giovane recante la frutta all'estrema sinistra reso con estremo naturalismo, la donna che nella semi oscurità fila la lana incima alla gradinata e quelle intrise di luce nel secondo piano fortemente illuminato.